Agosto 2015
Un quotidiano riporta questa notizia
"L'oro crolla, ma l'Europa compra
E gli Stati rimpatriano le riserve "
anche se la domanda mondiale del metallo prezioso è crollata in Europa il mercato è in crescita di circa il 20%.
La notizia riporta anche l'entità delle riverse auree tedesce , seconde al mondo dietro a quelle degli Stati Uniti , che ammontano a 3.381 tonnellate .
L'Italia possiede quasi 2.500 tonnellate di oro custodito per circa il 50% a Roma ed il resto si trova principalmente presso la Federal Reserve di New York ed in quantità minori a in Svizzera a Berna e in Gran Bretagna a Londra.

Ma la domanda che ci poniamo : chi è ogggi proprietario di queste riserve auree italiane
essendo la Banca D'Italia partecipata da banche private ?
Alcuni senatori del Movimento5Stelle il 31 Marzo del 2014 si sono recati presso la Banca D'Italia in Via Nazionale , per chiedere informazioni e verificare la giacenza del metallo prezioso .
La nota di seguito riporta è la risposta ricevuta:
" L’oro è della Banca d’Italia. Non è
dello Stato (e quindi dei cittadini) e tantomeno dei partecipanti
privati al capitale, che sulle riserve non possono vantare alcun diritto
(cosa che, unico elemento positivo, è stata specificata anche nel
discusso decreto IMU – Bankitalia).
E' stato specificato che è impossibile per la stessa Banca disporre
liberamente della Riserva dato che la stessa costituisce un presidio
fondamentale di garanzia per la fiducia nel sistema Paese. Considerando
però che la Banca Nazionale fa parte dell’Eurosistema, anche le riserve
ne fanno parte e contemporaneamente garantiscono insieme a quelle degli
altri Paesi europei il sistema stesso."
Ci è stato
quindi detto ( riferiscono i senatori) che allo stato attuale la Riserva è INTOCCABILE e
INUTILIZZABILE, quindi le ipotesi di vendita o quelle di utilizzo a
garanzia di prestiti pubblici sono semplici speculazioni inattuabili."( Giuseppe Vacciano senatore M5S).
Altre persone scrivono
"io sospetto che l’Oro Fisico dell’Italia NON sia custodito presso le
banche straniere ma sia stato prestato e riprestato nel tempo generando
un interesse (gold lease), capite bene che per quanto basso 0.3-1%
parliamo sempre di un montante di 80mld."(Fanny King su 'Rischio Calcolato)
" Con il decreto della rivalutazione delle quote si rischia di vedere
legittimata la privatizzazione della banca d'Italia e con essa delle
quote delle riserve auree. Le banche private hanno bisogno
dell'ignoranza del popolo italiano."( Rita Panarelli )
"Ho letto tutti gli argomenti del caso , ma non lo sapete ancora che
l'oro di nostra appartenenza non esiste più, sia la banca d'Italia che i
politici si sono mangiati tutto ' l' oro che si vede nella banca
d'Italia non è nostro , ma bensì di altri paesi , ora da parte nostra
dovremmo fare più chiarezza di come il nostro patrimonio sia scomparso
nel corso del tempo"(A. Paradiso)
" Interessant, mi piacerebbe però sapere da dove è venuto tutto quell'oro,
che in pochi anni (50-60) pare abbia subito il miracolo della
moltiplicazione dei pani e pesci di religiosa memoria.
Se nel '43 c'è
n'erano slo 125 tonnellate, considerato poi che i tedeschi dopo
avercelo rubato, ce ne hanno restituito 25 tonnellate in meno, e che
negli anni 50-60 non c'era nemmeno tutto quell'accanimento fiscale
oppressivo nei confronti della libera imprendtoria (vedasi emissione di
scontrini e fatture obbligatori).
E' pensiero dietrologico e
complottista credere che quell'oro (datoci sulla parola, ma tenutosiben
stretto dalla federal reserve) generosamenteconcessoci dopo la guerra
per risollevre una nazione da loroconqistata per poterla manipolare
negli anni a venire come meglio gli pare?
Non fa venire dubbi il
fatto che destra o sinistra che siano al goveno, seguono allo stesso
modo una linea politica che ha tutte le caratteristche di essere
delineata da un fantasmagorico burattnaio?"( unoqualsiasi)
Ma la nostra storia nazionale riporta anche questi fatti :
da wikipedia - Oro alla Patria
Molti personaggi autorevoli del tempo, anche chi non appoggiava il
regime, descrivono la cerimonia come la massima espressione patriottica
di massa italiana di tutti i tempi[18], e non mancarono i donatori d'oro illustri: dai reali (la Regina Elena dona la propria fede, il Re dei lingotti d'oro e il principe Umberto il Collare dell'Annunziata), ma anche Guglielmo Marconi (fede e medaglia da senatore), Luigi Pirandello (la medaglia del Premio Nobel) e Gabriele D'Annunzio (la fede e una cassa d'oro).[19] Luigi Albertini e Benedetto Croce donarono le loro medagliette da senatori[20]. Anche le gerarchie ecclesiastiche invitarono il proprio clero a prendere parte alla campagna[21].
A coloro che donarono la propria fede d'oro venne data in cambio una fede di ferro che portava stampigliata la dicitura: ORO ALLA PATRIA - 18 NOV.XIV[22]. Furono raccolte complessivamente 37 tonnellate d'oro e 115 d'argento[23] che furono inviate alla Zecca dello Stato come patrimonio nazionale[24].
ESSENDO GIA UNA BEFFA I NOSTRI GOVERNANTI SONO SOONO DEGLI